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Una guida Otovo al Ritiro Dedicato

Negli ultimi anni, una crescente attenzione verso il futuro del nostro Pianeta ha incentivato molti a ricercare forme di energia più pulite e sostenibili.

Molti hanno compreso le potenzialità dell'energia solare e l'installazione di impianti fotovoltaici sul tetto delle abitazioni è diventata un'opzione sempre più popolare, e con l'ausilio di dati riportati dall'ultimo report di Terna-Gaudì, possiamo osservare l'ampio consenso verso questa scelta.

Optare per l'energia solare comporta numerosi vantaggi, specialmente in un periodo come questo, segnato dalla guerra, dalla crisi energetica e socio-economica. Tra la riduzione delle bollette energetiche e la possibilità di alimentare le proprie utenze con energia 100% pulita, si tratta di una soluzione che permette di sfruttare l'autoconsumo e ambire all'indipendenza energetica.

Ma non finisce qui: se scegli di integrare una batteria per fotovoltaico al tuo sistema solare le tue bollette ti ringrazieranno! Un impianto fotovoltaico con accumulo, infatti, permette di abbattere i costi in bolletta di oltre l’80% poiché potrai usufruire dell’energia che i tuoi sistemi di storage hanno immagazzinato durante la giornata. E questo ti dà la possibilità di poter usufruire dell’energia elettrica prodotta dal tuo impianto fotovoltaico anche alla sera, o nei momenti in cui ne hai più bisogno.

In questo contesto, le opzioni del Ritiro Dedicato e dello Scambio sul posto giocano un ruolo fondamentale.

Ma cosa sono esattamente, e quali sono le loro differenze tra Ritiro Dedicato e Scambio sul posto?

Questo articolo punta proprio a fornirti una spiegazione dettagliata di questi due meccanismi, illustrandoti come funzionano, chi può accedervi, e quali sono i vantaggi e le implicazioni di ciascuno. Entrambi sono strumenti preziosi per coloro che producono energia grazie a un impianto fotovoltaico per la propria abitazione, ma scegliere l'opzione più adatta alle proprie esigenze può essere un compito complesso. Qui, cercheremo di rendere questa scelta un po' più chiara.

Prima di iniziare, però, calcolati subito un preventivo gratuito e personalizzato per il tuo impianto fotovoltaico! Immetti l’indirizzo di tuo interesse nella barra di ricerca sottostante e riceverai un’offerta in meno di un minuto:

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Scambio sul Posto: quale futuro?

Prima di proseguire con la lettura di questo articolo, è importante sottolineare che, in conformità con la Direttiva Europea RED II (D. Lgs. 199/2021), il meccanismo dello Scambio sul Posto sembra essere destinato a cessare definitivamente entro la fine del 2024.

Questo cambiamento comporterà il passaggio obbligato a nuovi modelli di valorizzazione dell'energia prodotta dagli impianti fotovoltaici, tra cui il Ritiro Dedicato.

Il Ritiro Dedicato, infatti, rappresenta la principale alternativa: esso consente ai produttori di vendere l'energia elettrica immessa in rete direttamente al GSE (Gestore dei Servizi Energetici), con un compenso basato sul prezzo di mercato dell'energia.

Dal momento che il Ritiro Dedicato offre generalmente rendimenti economici inferiori rispetto allo Scambio sul Posto, una strategia particolarmente vantaggiosa è l'abbinamento ai nuovi incentivi previsti per le Comunità Energetiche.

Una Comunità Energetica è un gruppo di persone, imprese o enti che si uniscono per produrre, condividere e utilizzare energia rinnovabile in modo collaborativo. Questo modello non solo consente di massimizzare l’autoconsumo collettivo, ma permette anche di accedere a incentivi economici e sociali più consistenti.

L'unione tra Ritiro Dedicato e la partecipazione a una Comunità Energetica rappresenterà dunque la soluzione ideale per ottenere benefici finanziari più elevati e contribuire allo sviluppo di un modello energetico sostenibile e partecipativo.

Scopri di più


Cos'è e come funziona il Ritiro Dedicato?

Consumare l’energia elettrica prodotta in autonomia dal proprio impianto fotovoltaico dà la possibilità a privati, aziende e PA di ottenere un risparmio consistente sulla bolletta da pagare al fornitore.

Il servizio di Ritiro Dedicato, introdotto dal GSE (il Gestore dei Servizi Energetici) a partire dal primo gennaio 2008, costituisce un approccio agevolato per consentire ai produttori di commercializzare l'energia elettrica da loro generata e immessa in rete. Questo servizio rappresenta un'alternativa al meccanismo di Scambio Sul Posto e alla vendita sul libero mercato.

I produttori, in cambio, ricevono un compenso direttamente dal GSE, proporzionale alla quantità di kWh immessi in rete. A tali entrate possono aggiungersi, qualora il produttore ne abbia diritto, gli incentivi derivanti da specifici meccanismi. L'unica eccezione si verifica nel caso di Tariffe Omnicomprensive, che comprendono sia la componente incentivante che quella derivante dalla vendita dell'energia.

Questa modalità consente al proprietario di un impianto fotovoltaico di risparmiare non solo grazie al consumo di energia autoprodotta, ma anche di trarre ulteriori benefici dalla vendita dell'energia in eccesso immessa in rete.

In altre parole, il GSE funge da acquirente e intermediario tra il produttore e il mercato dell’energia, con il vantaggio di semplificare le procedure e contemporaneamente offrendo una redditività più sicura rispetto ai prezzi che caratterizzano il mercato libero sulla Borsa, poiché offre prezzi minimi garantiti. Fondamentalmente il Ritiro Dedicato è una vendita di energia.

Il contratto di Ritiro Dedicato ha durata annuale solare ed è tacitamente rinnovabile, indipendentemente dalla modalità con cui è richiesto. Inoltre, i produttori hanno la facoltà di recedere in ogni momento, inviando la disdetta direttamente dal portale informatico dedicato almeno 60 giorni prima dalla data dalla quale si intende recedere.

Come accedere al Ritiro Dedicato?

Per attivare il servizio di Ritiro Dedicato, è fondamentale comprendere le specifiche del contratto e i criteri di ammissibilità. Il contratto di Ritiro Dedicato è progettato per consentire ai produttori di energia di vendere l'energia generata dai loro impianti alle reti elettriche nazionali o locali.

Questo servizio presenta una serie di caratteristiche chiave che vale la pena esaminare attentamente.

Innanzitutto, il contratto ha una durata di un anno solare con rinnovo automatico, offrendo una certa stabilità agli operatori del settore energetico. Tuttavia, è importante notare che il produttore ha la flessibilità di interrompere il contratto in qualsiasi momento senza vincoli e con una semplice disdetta tramite il portale informatico del GSE, da effettuarsi almeno 60 giorni prima della data desiderata per la conclusione del patto.

Per accedere al servizio di Ritiro Dedicato, è essenziale comprendere i requisiti di ammissibilità che variano in base alla potenza dell'impianto e alla fonte di energia utilizzata. Questi criteri delineano chi può partecipare al programma e quali impianti sono idonei per la vendita dell'energia generata.

Ecco una panoramica più dettagliata dei requisiti per accedere al Ritiro Dedicato:

  • Impianti alimentati da fonti rinnovabili e non rinnovabili con potenza inferiore a 10 MW: Questa categoria include impianti con una potenza fino a 10 MW, che utilizzano sia fonti di energia rinnovabili (come sole e vento) sia non rinnovabili (come combustibili fossili o nucleari). Questi impianti possono partecipare al Ritiro Dedicato, a condizione che la potenza complessiva non superi i 10 MW
  • Impianti che producono energia elettrica da fonti rinnovabili senza limiti di potenza: Questa categoria comprende impianti che generano energia esclusivamente da fonti rinnovabili, come eolico, solare, geotermico, moto ondoso, maremotrice e idroelettrico. Non vi è alcuna restrizione sulla potenza, permettendo la partecipazione al Ritiro Dedicato sia a piccoli impianti che a grandi parchi eolici o solari
  • Impianti con potenza uguale o superiore a 10 MW che utilizzano fonti rinnovabili diverse: Questa categoria si applica a impianti con una potenza di 10 MW o superiore, che utilizzano fonti di energia rinnovabile diverse da quelle menzionate in precedenza, come biomassa o biogas
  • Impianti alimentati da fonti non rinnovabili con potenza apparente nominale inferiore a 10 MW: Questa categoria riguarda impianti con una potenza inferiore a 10 MW, che utilizzano fonti di energia non rinnovabili come carbone, gas naturale o petrolio. Include anche la produzione non attribuibile delle centrali ibride, che combinano fonti rinnovabili e non rinnovabili

Ecco per te un'infografica riassuntiva dei requisiti degli impianti fotovoltaici per accedere al Ritiro Dedicato!

Ritiro Dedicato - Requisiti
Ritiro Dedicato - Requisiti

Tuttavia, non possono usufruire del Ritiro Dedicato gli impianti a cui è riconosciuta una Tariffa Omnicomprensiva, in particolare gli impianti fotovoltaici incentivati dal D.M. del 5 luglio 2012 o dal D.M. 5 maggio 2011.

È importante notare che il servizio di Ritiro Dedicato non consente l'attivazione contemporanea del servizio di Scambio sul Posto.

Come accedere al Ritiro Dedicato?

I produttori che intendono accedere al regime di Ritiro Dedicato possono attivare il servizio secondo due modalità:

  • Modello Unico: iter semplificato per la realizzazione, la connessione e l’esercizio di nuovi impianti fotovoltaici per i quali sia contestualmente richiesto l’accesso al servizio di Ritiro Dedicato. Il GSE, dopo aver ricevuto dal gestore di rete i dati presenti nel Modello Unico, provvederà ad attivare il contratto e a comunicare all’utente le informazione per poterne visualizzare i dettagli attraverso il portale Ritiro Dedicato - RID dell’Area Clienti GSE
  • Modalità standard: attraverso questa procedura è previsto che entro 60 giorni dalla data allaccio alla rete dell’impianto fotovoltaico i produttori debbano inviare l’istanza attraverso il servizio di Ritiro Dedicato - RID accessibile dall'Area Clienti GSE, indicando i dati tecnici e amministrativi

Il prezzo del ritiro dedicato e le tariffe per gli oneri di gestione

Il prezzo di ritiro dell'energia da parte del GSE è definito dall'Autorità per l’Energia ed è pari al prezzo zonale orario, ossia il prezzo sul mercato elettrico che varia in base all'ora nella quale l'energia viene immessa in rete e alla zona di mercato in cui si trova l'impianto. In questo caso il gestore di rete trasmette le misure al GSE, che poi paga il corrispettivo di vendita in base al prezzo zonale orario.

La possibilità di richiedere i prezzi minimi garantiti rappresenta un importante vantaggio per i produttori di energia. Questi prezzi, stabiliti annualmente dall'Autorità per l'Energia (ARERA), offrono una certa sicurezza finanziaria ai produttori, garantendo un prezzo minimo di vendita per l'energia prodotta. Ecco una panoramica dettagliata di come funzionano i prezzi minimi garantiti per diversi tipi di impianti:

  • Impianti a fonte rinnovabile fino a 1 MW: Gli impianti a fonte rinnovabile con una potenza fino a 1 MW, che non beneficiano di altri meccanismi di remunerazione, possono richiedere i prezzi minimi garantiti. Questo garantisce un certo livello di redditività per i piccoli impianti che non ricevono altri incentivi governativi
  • Impianti fotovoltaici fino a 100 kW: Gli impianti fotovoltaici con una potenza fino a 100 kW possono richiedere i prezzi minimi garantiti. Questo è particolarmente rilevante per impianti di piccole dimensioni, come quelli installati su tetti di abitazioni o aziende, assicurando un prezzo minimo garantito per l'energia venduta alla rete
  • Impianti idroelettrici efficienti fino a 500 kW: Gli impianti idroelettrici con una potenza efficiente fino a 500 kW possono richiedere i prezzi minimi garantiti. Questo meccanismo offre stabilità economica agli impianti idroelettrici di piccola e media scala, promuovendo la produzione di energia idroelettrica sostenibile

È importante sottolineare che i prezzi minimi garantiti vengono aggiornati annualmente da ARERA e variano in base alla fonte di energia e alla quantità di energia ritirata su base annua. Questo meccanismo offre una certa flessibilità e adattabilità alle dinamiche del mercato energetico, garantendo al contempo una remunerazione equa per i produttori di energia rinnovabile.

La maggior parte dei proprietari di un impianto fotovoltaico che usufruiscono del Ritiro Dedicato scelgono di aderire al regime del prezzo minimo garantito, il cui tariffario viene pubblicato ogni anno sul sito ufficiale di ARERA.

Anche nel caso del Ritiro Dedicato, dal 2015 è prevista una tariffa da corrispondere al GSE per gli oneri di gestione, verifica e controllo, differenziata per fonte di alimentazione e calcolata sulla base della potenza dell'impianto.


Ritiro Dedicato: le nuove semplificazioni introdotte

Il recente annuncio del Gestore dei Servizi Energetici (GSE) ha introdotto una serie di importanti novità nell'iter di accesso al servizio di Ritiro Dedicato, rivoluzionando e semplificando il processo per gli operatori del settore energetico.

Le modifiche annunciate hanno suscitato grande interesse e potrebbero influire significativamente sulle operazioni quotidiane dei produttori di energia. Ecco un'analisi dettagliata delle principali novità comunicate dal GSE:

  • Approvazione delle clausole contrattuali al momento della richiesta: Una delle novità più rilevanti è che le clausole contrattuali del Ritiro Dedicato verranno approvate dall'operatore al momento dell'invio della richiesta. Questo significa che non sarà più necessario presentare separatamente la Dichiarazione di Accettazione delle clausole contrattuali per la stipula del servizio. Questo cambiamento semplifica notevolmente il processo di richiesta, accelerando i tempi di attivazione del servizio e riducendo la burocrazia per gli operatori del settore energetico
  • Semplificazione della documentazione necessaria: Oltre all'approvazione delle clausole contrattuali, è stata annunciata una semplificazione della documentazione richiesta per accedere al servizio di Ritiro Dedicato. Grazie all'interoperabilità con altre banche dati del settore energetico, gli operatori potranno ottenere rapidamente le informazioni necessarie senza dover compilare documenti aggiuntivi o ripetitivi. Questa semplificazione renderà il processo di richiesta più efficiente ed efficace, riducendo i tempi di attesa e migliorando l'esperienza complessiva degli operatori del settore

In conclusione, le recenti novità comunicate dal GSE rappresentano un importante passo avanti verso la semplificazione e l'ottimizzazione del processo di accesso al servizio di Ritiro Dedicato. Questi cambiamenti contribuiranno a ridurre la burocrazia, accelerare i tempi di attivazione del servizio e migliorare complessivamente l'efficienza e l'esperienza degli operatori del settore energetico. Si prevede che queste modifiche avranno un impatto positivo sul settore, facilitando ulteriormente la transizione verso un sistema energetico più sostenibile e efficiente.


Ritiro Dedicato e Scambio sul posto: le principali differenze

Partendo dal presupposto che lo Scambio sul posto è un meccanismo di compensazione tra immissioni e prelievi e il Ritiro Dedicato è, invece, un meccanismo di vendita dell’energia, andiamo a scoprire più nel dettaglio le differenze che intercorrono tra questi due servizi.

Lo Scambio sul posto in pillole

Si può usufruire del servizio dello Scambio sul Posto per gli impianti alimentati da fonti rinnovabili e per la Cogenerazione ad Alto Rendimento fino a 200 kW di potenza (la potenza degli impianti fotovoltaici di produzione complessivamente installata nel sito non deve essere superiore a 500 kW). Requisito necessario per accedere a questo servizio è la presenza di impianti fotovoltaici per il consumo e la produzione di energia connessi a un unico punto di connessione con la rete pubblica.

Come già accennato, lo Scambio sul Posto è un meccanismo di compensazione tra immissioni e prelievi che conteggia tutta l’energia immessa in rete per poi compensarla con quella prelevata dalla rete (e pagata in bolletta). Attraverso questo servizio si può parlare di rimborso dell’energia prodotta in eccesso dal proprio impianto e immessa in rete.

In altre parole, con lo Scambio sul posto il GSE riconosce una compensazione economica in ottica di remunerazione della differenza tra il valore (non la quantità) riconosciuto all’energia immessa in rete in un determinato momento e quello corrisposto per l’energia prelevata e consumata in un secondo momento. Inoltre, se a fine anno l’energia immessa in rete è maggiore di quella prelevata dalla rete le eccedenze possono essere a loro volta remunerate dal GSE.

Tutta l'energia immessa in rete dall'impianto fotovoltaico e ri-prelevata viene pagata dal GSE con una tariffa variabile, ma mediamente di circa 0,15 € a kWh.

Impianti fotovoltaici: conviene di più il Ritiro Dedicato o lo Scambio sul posto?

Non c’è una risposta univoca a questa domanda, proprio perché ogni caso è a sé stante e dipende da numerose variabili. Bisogna tenere conto da come e quanto viene utilizzata l’energia prodotta, di quali sono le abitudini di consumo del produttore e da molto altro ancora.

In linea di massima, però, si può sostenere che lo Scambio sul Posto conviene di più quando i kWh prelevati dalla rete sono più o meno lo stesso quantitativo di quelli immessi. Il Ritiro Dedicato, invece, conviene di più quando si è in possesso di grandi impianti fotovoltaici (oltre i 200 kW di potenza) che non sono asserviti a nessuna utenza. In questo caso, infatti, i vantaggi dello Scambio sul posto sarebbero superflui in quanto l’energia scambiata con la rete sarebbe praticamente nulla.

Quindi, ricapitolando: ciò che è più conveniente per gli impianti fotovoltaici in ambito residenziale è quasi sempre lo Scambio sul Posto, servizio attuabile per impianti fino a 200 kWh. Oltre questa taglia la scelta di servirsi del Ritiro Dedicato è obbligata.


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Prodotti Otovo
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Domande frequenti

Cos'è il Ritiro Dedicato?

Il Ritiro Dedicato è un servizio che consiste nella cessione al Gestore dei Servizi Energetici dell’energia elettrica immessa in rete dagli impianti fotovoltaici, su richiesta del produttore e in alternativa al mercato libero. Semplificando: è un servizio di vendita dell’energia immessa in rete.

Che differenza c'è tra il Ritiro Dedicato e lo Scambio sul posto?

Il servizio dello Scambio sul posto conviene maggiormente quando la quantità di kWh prelevati dalla rete è simile a quella di kWh immessi in rete. Il Ritiro Dedicato, invece, conviene quando si hanno grandi impianti (oltre i 200 kW di potenza) che non sono asserviti a nessuna utenza.

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